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sabato 18 novembre 2023

GLI ANNI SETTANTA (SEMISERI) IN MUSICA

I New Teolls


 

Questa lista, tra il serio e il faceto, è costituita da musica degli anni Settanta ed è frutto in parte di ricordi d’infanzia diretti e in parte di ricostruzioni che ho fatto successivamente, prevalentemente da giovane, negli anni Novanta, ma anche molto di recente. Poiché ho privilegiato su tutto i ricordi diretti, gli ultimi anni Settanta sono i più nutriti, ma ho cercato di rappresentare tutti gli anni del decennio Alcuni autori, almeno tre di loro grandissimi, li ho messi solo per rappresentanza, anche se gli anni Settanta non sono il loro periodo “classico”. Gli altri autori/autrici sono tutti rappresentati e rappresentate con due pezzi ciascuni/a (tranne Mina, con tre).

Il primo pezzo: non si scorda mai, si tratta di Soleado di Santa Cruz Ensemble. È un brano orchestrale del 1974, quindi devo averlo sentito qualche anno dopo perché allora avevo solo 2 anni e mezzo/3. Si perde nella notte dei tempi. Mi incantava, allora, adesso mi annoia un po’.

Ricordi d’infanzia e di primissima adolescenza: 23

Ricostruzioni: 17

Suggerimenti da parte di persone esperte consultate: 2

Amore, sesso e politica: sono questi i temi più gettonati nei testi.

Canzoni d’amore: 29, con varianti innanzitutto erotiche, familiari, “stranamori”, amore filosofico o oggetto di speculazione…

Sesso: più o meno esplicito: 12, con varianti “dipendenza sessuale” (prevalentemente le donne), “infantilismo sessuale” (prevalentemente gli uomini), triangoli (2),…

Politica: è tanto ma non è tutto, 9 canzoni che parlano in modo più o meno esplicito di politica. Sottogruppi: bolognesi e Bologna (3); “amore e politica” (dove finisce l’uno e dove inizia l’altra? Boh, mai capito): 4.

Altro: il senso dell’arte e l’identità artistica, il nomadismo e il viaggio come scoperta dell’identità, solitudine e “nuova soggettività femminile”, uomo-natura e diffusione dell’identità, vendere e comprare arte e amore, Italianità, potere e società, gli ultimi, eventi, destino, morte.

Le preferite dell’infanzia: Comprami (faticavo a capire fosse un invito velato alla prostituzione, la trovavo romantica), Tu sei l’unica donna per me (la trovavo romantica), Anna e Marco (la trovavo romantica), Santa Lucia (le scarpe si sono infine riempite di pioggia…).

Le incantevoli: Pazza idea (struggente, ha accompagnato la mia giovinezza); Atlantide (non si può nemmeno commentare); Incubo numero zero (sei lì, nel 1977, e ci rimarrai per sempre); Sotto il segno dei pesci (la fine della giovinezza per una generazione); California (il femminismo è un sogno d’amore e libertà).

Infine, nel cuore solo loro: Mia Martini, Patty Pravo, Edoardo Bennato.