sabato 5 maggio 2018

ADIA



Missy Higgins, una cantautrice australiana ha scritto una lettera d'amore a un disco, "Surfacing". In questi mesi, dopo che è morta la cantante dei The Cranberries, ho pensato molto alla mia storia d'amore con "Surfacing". La prima volta che lo incontrai ero triste e sola, era marzo del 2002, guardavo un film con Kevin Costner e sentii una melodia e una voce incomparabile. Ma non fu questo l'incontro decisivo; esso avvenne a maggio: era una giornata grigia ed ero triste e sola, andavo al lavoro con la radio accesa. Miracolosamente un canale stava trasmettendo (no, non "Angel", che non mi è mai piaciuta molto, se proprio la devo dire tutta) "Adia".
Rimasi sconcertata dall'imprevedibilità del ritornello. "We are born...innocent". Quella parola "innocent" va in un luogo che non ti aspettavi. Iniziai ad ascoltare Surfacing; siccome soffrivo d'insonnia lo ascoltavo di notte.

Quando giungevo all'inizio della terza canzone iniziavo a prendere sonno, ma verso la fine, dopo che Sarah McLachlan pronuncia "It doesn't mean much" la musica si ferma e io ho sempre avuto l'impressione che si sentisse il suono di una porta che si apre e mi svegliavo di soprassalto. 

Ci sono voluti diversi anni perché quella porta si aprisse veramente, potrei dire che è successo a maggio di undici anni fa.

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