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giovedì 31 ottobre 2019

LA CANZONE (IM)PERFETTA. OMAGGIO PER I SETTANT'ANNI DI BRUCE SPRINGSTEEN

Immagine dell'epoca di Born In The Usa: su sfondo azzurro sono indicati a sinistra i titoli dei pezzi dell'album; a destra è Bruce Springsteen, sulla trentina, in maglietta bianca e jeans.

Si tratta di None But The Brave, uno storico inedito del 1983, registrato per Born In The Usa e però  mai pubblicato nell'album. Stranamente la canzone non vide la luce nemmeno nel sostanzioso cofanetto di inediti del 1998 e comparve solo in un The Essential di qualche anno dopo.None But The Brave è una canzone "imperfetta": è lunga, racconta una storia che si dilata e si confonde, è molto nostalgica. Musicalmente ha qualcosa di melenso, di non fluido. Forse questi stessi aspetti hanno convinto l'autore a escluderla dall'album del 1984.

sabato 5 maggio 2018

ADIA



Missy Higgins, una cantautrice australiana ha scritto una lettera d'amore a un disco, "Surfacing". In questi mesi, dopo che è morta la cantante dei The Cranberries, ho pensato molto alla mia storia d'amore con "Surfacing". La prima volta che lo incontrai ero triste e sola, era marzo del 2002, guardavo un film con Kevin Costner e sentii una melodia e una voce incomparabile. Ma non fu questo l'incontro decisivo; esso avvenne a maggio: era una giornata grigia ed ero triste e sola, andavo al lavoro con la radio accesa. Miracolosamente un canale stava trasmettendo (no, non "Angel", che non mi è mai piaciuta molto, se proprio la devo dire tutta) "Adia".

martedì 20 settembre 2005

SARAH MCLACHLAN NEL RIVERBERO DELLO SPLENDORE


Ci sono persone che sostengono che la musica di Sarah McLachlan cambi la vita e francamente non mi sento di contraddirle. Si tratta di un tipo di esperienza dell’arte che apre una nuova dimensione esistenziale di chi ne è stato toccato, che non stravolge ma aiuta a diventare un po’ più quello che si è. Ascoltando la sua musica si incontrano profonde parti di sé, luoghi dell’anima (non esistono luoghi geografici reali nella sua musica) in cui si era stati e si ha bisogno di tornare, anche quel tanto di inquieto, turbante e cupo che è nella vicenda esistenziale di ciascuno.

Ma quest’incontro rappresenta anche la possibilità di aprirsi a un mondo musicale